FRANCESCO JOZZI. Dal fondo buio, il visibile e l’invisibile
Museo MARCA, Catanzaro 27 Aprile - 28 Maggio 2017 Dal 27 aprile al 28 maggio 2017, il MARCA - Museo delle Arti di Catanzaro, diretto da Rocco Guglielmo, ospita la mostra “Dal fondo buio, il visibile e l’invisibile”, una selezione delle più significative opere prodotte negli ultimi 40 anni da Francesco Jozzi (Catanzaro, 1952), artista catanzarese mosso da un impulso primordiale verso la pittura.
L’esposizione, organizzata dall’associazione Arte In Causa e curata da Altrove, presenta oltre 70 opere tra oli, collage su tela e tecniche miste su carta, oltre che manifesti raccolti in strada e pubblicità su riviste commerciali. Vengono raccolti i disegni di uno scenario fiabesco, ora oscuro ora docile e sereno: i colli e i borghi della sua Calabria, figure semplici e sincere che racchiudono un'infinita umanità, le campagne che rappresentano per l'autore l'unico luogo in cui ritrovare la pace con sé stesso, lontano dalle paure di un mondo che lo disgusta. Un immaginario continuamente influenzato dal suo percorso di vita. L'accumulo continuo di oggetti, di fotografie e scarti della società, ritrova in Jozzi un equilibrio misterioso. I grafismi ossessivi radicati nello stomaco di Francesco Jozzi costruiscono così le figure della disumanizzazione alla quale è soggetto l'uomo contemporaneo, una denuncia a questa nostra società, fondata sui solidi pilastri del consumismo e della tecnologia ora divenuta follemente narcisistica. La mostra segna il ritorno in chiave espositiva di Francesco Jozzi, dopo il successo ottenuto nella metà degli anni ’80, quando i suoi giganteschi lavori su manifesti venivano esposti nelle più importanti fiere e gallerie italiane di arte contemporanea. Da quel momento in poi l’artista rifiuta il sistema dell’arte, nel quale si era inserito, preferendo una vita isolata introspettiva che gli permette di mantenere un punto di osservazione puro, mai inquinato dagli schemi e dai dogmi commerciali dell’art system. Proprio in questo distacco, l’espressione di Jozzi trova l’ambiente migliore per rappresentare una visione del mondo unica e straordinaria. Parte integrante della mostra sarà l’istallazione sonora del sound artist catanzarese Attilio Novellino. Note biografiche Francesco Jozzi è un artista catanzarese classe 1952. Durante il periodo post adolescenziale si innamora dei dipinti e della storia di Vincent Van Gogh, personaggio distaccato dalla società il cui stile di vita lo affascina oltremodo. Proprio lo studio approfondito della ricerca artistica del famoso pittore di fine ‘800 smuove fortemente l’animo di Jozzi che decide di intraprendere la strada della pittura. È il 1971 quando Jozzi muove i suoi primi passi da artista recandosi dal vero, en plein air, a riprodurre i paesaggi della sua terra. In questi anni sviluppa la sua tecnica pittorica, ma allo stesso tempo sente di non riuscire ad esprimere il suo reale stato d’animo: la morte dei suoi genitori e la solitudine in una casa che presto trasforma nel suo studio lo spingono a dipingere continuativamente, ad esprimere quell’impulso primordiale che a fine anni 70 si manifestò con i primi dipinti su poster, che diverranno iconici nella sua enorme produzione. L’artista recupera i manifesti pubblicitari dalla strada per modificarne il messaggio. Disegna diversi personaggi che appaiono in una stratificazione di pennellate energiche, collage di differenti consistenze e stampe pubblicitarie su manifesto. Svuota le strutture commerciali dal suo messaggio iniziale e contribuisce ad un’autentica lettura critica della società del suo tempo. La freschezza della produzione di Jozzi colpisce fortemente diversi collezionisti bresciani che nel 1983 promuovono la prima personale dell’artista catanzarese nella città lombarda: una mostra dal titolo “Primitivus indocilis” nella quale viene esposta per la prima volta un’opera magnifica di sei metri di larghezza che impressionò la critica del tempo: Silenzio oggi si uccide. L’arte di Jozzi comincia così ad essere apprezzata dai più importanti soggetti del mercato dell’arte contemporanea di quegli anni: nell’83 partecipa ad una collettiva a Spello accanto alle opere di Achille Perilli ed Emilio Scanavino. Nel 1984 il collezionista Giorgio Fogazzi gli dedica l’intera sezione “Giovani artisti” dell’Artexpo di Brescia, all’interno della quale venivano esposte le opere dei più grandi del 900, da Depero a Man Ray, da Picabia a Lucio Fontana. È il momento più alto della produzione dell’artista, i manifesti di enormi dimensioni colpiscono la critica e Jozzi entra in contatto con diversi illuminati del tempo, come lo scrittore Aldo Busi e l’artista Guglielmo Achille Cavellini. Fu quest’ultimo a innamorarsi letteralmente della produzione di Jozzi tanto da inserirlo nelle sue opere di autostoricizzazione insieme ai più importanti artisti del 900. FRANCESCO JOZZI Dal fondo buio, il visibile e l’invisibile Catanzaro, Museo MARCA (via Alessandro Turco, 63) dal 27 aprile al 28 maggio 2017 INAUGURAZIONE: Giovedì 27 aprile 2017 ore 18.30 CONFERENZA STAMPA: ore 18.00 Sala Panoramica Museo MARCA Orari: Tutti i giorni, 9.30 13.00; 15.30-20.00 Lunedì chiuso Ingresso: intero: € 4,00; ridotto: € 3,00 Per informazioni: Tel. 0961.746797 - info@museomarca.com - www.museomarca.info |